Da influencer virtuali a modelle digitali, l’IA arriva anche al cinema. Si chiama Tilly Norwood ed è la prima “attrice” creata da un algoritmo. Dietro c’è Xicoia, agenzia londinese che si definisce “specializzata in talenti AI”.
La sua creatrice è Eline Van Der Velden, attrice olandese, fondatrice di Xicoia e CEO di Particle6, società che produce video con intelligenza artificiale. La presentazione ufficiale è avvenuta al Film Festival di Zurigo lo scorso weekend. Da lì, le polemiche.
Xicoia ha detto che diverse agenzie hollywoodiane hanno già mostrato interesse. Le reazioni degli attori, però, sono state immediate e dure. Toni Collette ha commentato con emoji urlanti. Mara Wilson ha ricordato le “centinaia di ragazze reali” i cui volti avrebbero contribuito a creare Tilly. Melissa Barrera ha auspicato un boicottaggio verso le agenzie che decideranno di lavorarci.
Van Der Velden ha risposto alle critiche sostenendo che Tilly «non è un sostituto umano, ma un’opera d’arte, un atto di immaginazione e maestria». Ma Hollywood resta diffidente. Su Variety, la giornalista Jenelle Riley ha parlato di “insulto” nel definirla attrice. Emily Blunt l’ha definita «terrificante», avvertendo che «il cinema non deve rinunciare alle connessioni umane». E ha aggiunto: «Vogliono la prossima Scarlett Johansson in versione AI, ma noi Scarlett ce l’abbiamo già».
Il dibattito si inserisce in un momento delicato: il cinema post-pandemia, i modelli di business legati allo streaming, gli scioperi del 2023 che avevano già acceso la discussione sull’uso dell’intelligenza artificiale. Finora la tecnologia era rimasta dietro le quinte. Con Tilly, entra in scena.
Gli attori virtuali aprono possibilità nuove. Epoche passate, mondi futuristici, trasformazioni fisiche radicali: tutto diventa possibile senza limiti di età, genere o tempo. Non servono più trucchi prostetici o casting multipli. Nascono così le prime “star digitali” con aspirazioni globali.
Non basta però la perfezione tecnica. La recitazione è istinto, esperienza, spontaneità. Qualcosa che un algoritmo fatica a riprodurre. L’esempio di Rogue One, con il volto digitale di Peter Cushing, mostra che il realismo visivo non sempre genera empatia.
Sul piano pratico, un attore digitale riduce costi di cachet, trasporti e logistica. Ma sviluppare un personaggio credibile richiede investimenti pesanti in software e team specializzati. I grandi studi possono permetterselo, le produzioni indipendenti meno. In futuro, strumenti più accessibili potrebbero aprire la strada anche ai piccoli registi.
Restano i nodi etici: chi possiede i diritti su un avatar? Quanto un pubblico può affezionarsi a un personaggio che non esiste? Il rischio è un cinema più distante, popolato da volti perfetti ma senza imperfezioni umane.
Forse la strada più concreta è la collaborazione. Attori reali e digitali insieme, come già accaduto con il motion capture di personaggi come Gollum o Neytiri, con tecnologia e interpretazione, l’una a rafforzare l’altra.
L’IA oggi ringiovanisce attori, come in The Irishman, o ricostruisce volti, come in Rogue One. Domani potrà generare copie virtuali di attori reali, utilizzabili senza la loro presenza. Ogni passo apre scenari nuovi, ma anche interrogativi di consenso e integrità artistica.
Gli attori digitali non sostituiranno quelli reali. Almeno per ora. Ma ne ampliano le possibilità. L’Ai spinge il cinema verso confini nuovi, anche se la sfida resta non perdere autenticità lungo la strada.
Fonti:
Pulver A., « Emily Blunt and SAG-AFTRA join film industry condemnation of ‘AI actor’ Tilly Norwood», The Guardian, 30 settembre 2025.
(https://www.theguardian.com/film/2025/sep/30/emily-blunt-sag-aftra-film-industry-condemnation-ai-actor-tilly-norwood)
Goodfellow M., «Talent Agents Circle AI Actress Tilly Norwood», Deadline, 29 Settembre 2025. (https://deadline.com/2025/09/talent-agent-ai-actress-tilly-norwood-studios-1236557889)
Davis C., «Emily Blunt Reacts to AI Actress Tilly Norwood Signing News», Variety, 29 settembre 2025. (https://variety.com/2025/film/news/emily-blunt-ai-actress-tilly-norwood-reaction-1236534547)
Ford L., «SAG-AFTRA Slams AI ‘Actress’ Tilly Norwood», The Hollywood Reporter, 30 settembre 2025.
(https://www.hollywoodreporter.com/movies/movie-news/sag-aftra-slams-ai-actress-tilly-norwood-xicoia-union-1236388942)
Sands L., «Tilly Norwood has Hollywood seething. She’s an AI-generated ‘actor’», The Washington Post, 1 ottobre 2025.
(https://www.washingtonpost.com/style/2025/10/01/tilly-norwood-ai-actor-sag-aftra)
Nicoletta Biglietti
(Redazione)