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Quando il Prompt diventa poesia. Jean-Michel Jarre debutta al MEET con Promptitude

Di Nicoletta Biglietti 20/06/2025

Un prompt come un haiku. Un’immagine come una visione. Una sinfonia che non finisce mai. Jean-Michel Jarre entra nel mondo dell’arte visiva con Promptitude, la sua prima esposizione generativa, in programma al MEET Digital Culture Center di Milano dal 4 giugno al 7 settembre 2025. Un evento che segna un passaggio epocale per il pioniere della musica elettronica, oggi architetto di un linguaggio nuovo, dove creatività umana e algoritmi si intrecciano in un dialogo poetico e futurista.

Alla base di Promptitude c’è un’intuizione semplice quanto rivoluzionaria: il prompt, cioè l’istruzione testuale che guida l’intelligenza artificiale, è come un haiku. Breve, essenziale, potente. “Un prompt è per l’IA ciò che un haiku è per la poesia: cattura l’intenzione in poche parole, trasformandola in visione”, spiega Jarre. E da queste micro-frasi nascono immagini dense di significato, dove il confine tra biologico e digitale si fa liquido.

Le opere esposte — visionarie, ibride, enigmatiche — sono il frutto di un processo in due fasi. Prima Jarre scrive i prompt e lascia che l’IA li interpreti visivamente. Poi inverte la rotta: parte dalle immagini e chiede all’algoritmo di generare nuovi prompt, creando un gioco di rimandi, un continuo scambio creativo tra artista e macchina. I titoli stessi delle opere nascono da questo “ping-pong concettuale”, aggiungendo un ulteriore strato di significato.

Ad accompagnare visivamente questa sinfonia digitale, c’è EŌN, la composizione sonora generativa firmata da Jarre. Una musica fluida, senza inizio né fine, che si evolve in tempo reale senza mai ripetersi. Un’esperienza sonora unica, progettata per amplificare il senso di immersione e trasformare la visita in un viaggio polisensoriale. Disponibile anche come app per iOS, EŌN estende l’universo della mostra ben oltre i suoi confini fisici.

Secondo Maria Grazia Mattei, fondatrice di MEET, Promptitude è “un’esperienza che supera i confini delle discipline tradizionali. Una mostra-evento dove umano e macchina si arricchiscono a vicenda, guidati da creatività, intuito e sensibilità”. Non si tratta solo di un’esposizione, ma di una riflessione profonda sul tempo della creazione contemporanea: l’istantaneità del digitale si confronta con i ritmi lenti e biologici dell’intuizione umana, creando una tensione fertile, simbolo del nostro presente.

La mostra si inserisce in un itinerario artistico più ampio, che si svilupperà da maggio a novembre tra Milano, Venezia e Pompei, e che unisce Promptitude alla Biennale di Architettura di Venezia. Un vero e proprio percorso immersivo che attraversa linguaggi, città e discipline.

Con Promptitude, Jarre non solo reinventa se stesso, ma si conferma come una delle menti più visionarie del nostro tempo. Dopo aver portato la musica elettronica tra le piramidi, nei deserti e persino nel metaverso, oggi sperimenta una nuova forma di “opera totale”, dove suono, immagine e intelligenza artificiale si fondono in un’unica esperienza sensoriale e concettuale.

Un invito al pubblico ad attraversare le soglie del possibile, a lasciarsi trasportare in un universo dove l’arte digitale non è più solo tecnologia, ma poesia aumentata, capace di ridisegnare il nostro modo di percepire lo spazio, il tempo e la bellezza.

 

Nicoletta Biglietti

(Accademia di Belle Arti di Brescia SantaGiulia)